"Il mondo non può diventare tutto un'officina. Come si andrà imparando l'arte della vita, si troverà alla fine che tutte le cose belle sono anche necessarie". (John Ruskin)

sabato 5 gennaio 2013

NERO: LA PAUSA FINALE


"E come un nulla senza possibilità, come la morte del nulla dopo che il sole si è spento, come un eterno silenzio senza futuro e senza speranza, risuona dentro di noi il nero. [...] Il nero è qualcosa di spento, come un rogo arso completamente. E' qualcosa di immobile come un cadavere che non conosce più gli eventi e lascia che tutto scivoli via da sé. E' come il silenzio del corpo dopo la morte, dopo il congedo dalla vita. [...] Da un punto di vista musicale si può paragonare a una pausa finale [...]".


Da Lo spirituale nell'arte di Wassily Kandinsky.

IL NERO NELLO SPAZIO INTERNO

SOFFITTO: vuoto opprimente.

PARETI: senso di inquietudine.

PAVIMENTO: bizzarro e astratto.


venerdì 21 dicembre 2012

BIANCO: IL SILENZIO


"Il bianco, che spesso è considerato un non-colore è quasi il simbolo di un mondo in cui tutti i colori, come principi e sostanze fisiche, sono scomparsi. E' un mondo così alto rispetto a noi, che non ne avvertiamo il suono. Sentiamo solo un immenso silenzio che, tradotto in immagine fisica, ci appare come un muro freddo, invalicabile, indistruttibile, infinito. Per questo il bianco ci colpisce come un grande silenzio che ci sembra assoluto. [...] E' un silenzio che non è morto, ma è ricco di potenzialità. Il bianco ha il suono di un silenzio che improvvisamente riusciamo a comprendere. E' la giovinezza del nulla, o meglio un nulla prima della nascita. Forse la terra risuonava così, nel tempo bianco dell'era glaciale.

Da Lo spirituale nell'arte di Wassily Kandinsky.

IL BIANCO NELLO SPAZIO INTERNO

SOFFITTO: senso di vuoto; diffonde la luce e riduce le ombre.

PARETI: vuoto e sterile; privo di energia.

PAVIMENTO: inibente: non bisogna camminarci sopra.



domenica 9 dicembre 2012

VERDE: LA QUIETE


"Mescolando questi due colori  (giallo e blu) diametralmente opposti in un equilibrio ideale si forma il verde. I movimenti orizzontali, quelli centrifughi e centripeti, si neutralizzano a vicenda. Nasce la quiete. [...] Il verde assoluto è il colore più calmo che ci sia: non si muove, non esprime gioia, tristezza, passione, non desidera nulla, non chiede nulla. [...] Il verde è il colore fondamentale dell'estate, quando la natura ha superato la primavera e si immerge in una quiete appagata. Quando il verde assoluto perde il suo equilibrio, si alza verso il giallo e diventa vivo, giovane, gioioso. [...] Se invece si oscura con il blu ha un suono completamente diverso: diventa serio e per così dire pensieroso. [...] Da un punto di vista musicale esprimerei il verde assoluto con i toni calmi, ampi, semigravi del violino".


Da Lo spirituale nell'arte di Wassily Kandinsky.

IL VERDE NELLO SPAZIO INTERNO

SOFFITTO: senso di protezione.

PARETI: freschezza, calma e sicurezza; irritante se troppo abbagliante.

PAVIMENTO: naturale e delicato; freddo e rilassante se tendente al blu.



venerdì 30 novembre 2012

BLU: LA PROFONDITA'


"La profondità la troviamo nel blu. [...] La vocazione del blu alla profondità è così forte, che proprio nelle gradazioni più profonde diviene più intensa e intima. Più il blu è profondo e più richiama l'idea di infinito, suscitando la nostalgia della purezza e del soprannaturale. [...] Il blu è il colore tipico del cielo. Se è molto scuro dà un'idea di quiete. Se precipita nel nero acquista una nota di tristezza struggente, affonda in una drammaticità che non ha e non avrà mai fine. Se tende ai toni più chiari, a cui è meno adatto, diventa invece indifferente e distante, come un cielo altissimo. [...] Da un punto di vista musicale il blu assomiglia a un violoncello o, quando molto scuro, al suono meraviglioso del contrabbasso; nella sua dimensione più scura e solenne ha il suono profondo di un organo.


Da Lo spirituale nell'arte di Wassily Kandinsky. 

IL BLU NELLO SPAZIO INTERNO

SOFFITTO: fresco e celestiale se chiaro; pesante e opprimente nelle gradazioni più scure.

PARETI: fresco e distante se chiaro; senso di profondità nelle varianti più scure.

PAVIMENTO: sensazione di movimento nelle varianti più chiare; di resistenza nelle varianti più scure.

venerdì 23 novembre 2012

GIALLO: LA FOLLIA


"La visione diretta del giallo rende ansiosi, emozionati, eccitati e rivela la violenza del colore, che agisce prepotentemente su di noi. La tendenza del giallo ai toni chiari può raggiungere un'intensità insopportabile per lo sguardo e per l'anima. Un giallo così intenso è come il suono sempre più acuto di una tromba o quello sempre più assordante di una fanfara. [...] Da un punto di vista psicologico può rappresentare la follia, intesa come accesso di furore, di irrazionalità cieca, di delirio. [...] Il giallo è il colore tipico della terra [...] si può anche paragonare all'estate morente. [...] Nascono così colori folli di energia, ma incapaci di profondità".

Da Lo spirituale nell'arte di Wassily Kandinsky.

IL GIALLO NELLO SPAZIO INTERNO

SOFFITTO: stimolante e luminoso.

PARETI: eccitante fino all'irritazione se fortemente saturo; sensazione di calore se tendente all'arancione.

PAVIMENTO: senso di distrazione.



venerdì 16 novembre 2012

IL COLORE: PERCEZIONE


“A ben vedere, non ci sono colori ma materie colorate. Perfino la polvere d'oltremare assumerà un'infinità di aspetti diversi se a essa si mescolano olio, oppure uovo, latte o gomma. O se la si applicherà su gesso, legno, cartone o tela. […] Un raso nero, un panno nero, una macchia d'inchiostro nero su un foglio di carta, […] il catrame e tutto ciò che è nero è identificato ingiustamente nel qualificativo NERO. Nero è un'astrazione; il nero non esiste; ci sono materie nere, ma diverse una dall'altra perchè ci sono distinzioni di lucentezza, opaco o lucido, liscio, rugoso, ecc, che hanno una grande importanza. […] E se è un nero pestato nell'olio o nella colla, e se la polvere è più o meno fine, e se è poco o troppo liquido per l'uso. Tutto ciò è capitale. Questi aspetti sono anche più importanti della scelta del colore medesimo”.

Da Note per i fini letterati di Jean Dubuffet (1945).

La percezione visiva relativa al colore è una materia alquanto varia e complicata. Il nostro occhio incontra delle difficoltà nel confrontare i colori; solo la giustapposizione di due varietà cromatiche, infatti, consente la certezza percettiva.
Per il principio di relazione, è possibile definire un colore solo mediante il confronto con altre varietà cromatiche, in quanto esso viene influenzato e modificato dai colori che lo circondano.
La percezione del colore di una stanza, di una parete, o di un oggetto in generale è determinata da diversi fattori:
  • COLORE LOCALE (colore specifico della sua superficie)
  • COLORE TONALE (alterazioni cromatiche date da luci e ombre)
  • COLORE AMBIENTE (colori delle altre superfici circostanti)
  • MATERIA (da cui è costituito)
  • DIMENSIONE SUPERFICI

    Lo stesso colore appare diverso a seconda dell'illuminazione che riceve.

Lo stesso colore rosso appare di intensità differenti a seconda del colore che lo circonda.

Materiali diversi di colore nero.

Il colore viola di superficie ridotta appare più intenso dello stesso colore con una superficie più ampia.

Quando decidiamo di "imbiancare casa" solitamente scegliamo i colori in base al nostro gusto personale o alla moda del momento, spesso senza tener conto che tutti gli stimoli cromatici che percepiamo dal mondo esterno (in questo caso dai colori della nostra abitazione) sono intimamente legati al nostro mondo interno, cioè alla nostra psiche. Il colore deve quindi essere usato in modo consapevole, al fine di creare un ambiente favorevole al benessere psicologico (e in parte anche fisiologico) di chi ci abita.

Nei prossimi post cercherò di analizzare gli effetti dei principali colori nello spazio interno.